LIVORNO E LE SUE CHIESE
Un itinerario della fede e turistico, dal santuario di Montenero al centro città
Un cammino a piedi, meditando sulla misericordia, prima di attraversare una Porta Santa giubilare, è un dei modi migliori per vivere il Giubileo. Un itinerario davvero alla portata di tutti, e molto bello anche dal punto di vista turistico e artistico, è quello che porta al Santuario di Montenero a Livorno . La chiesa si trova in collina, poco distante dal centro. In autobus o in automobile, si raggiunge il piazzale delle Carrozze e da qui si intraprende la salita. Il percorso è di circa un chilometro e, anche se ha una certa pendenza, non presenta difficoltà. Chi però non se la sente, può comunque arrivare in cima con la funicolare.
Dedicato alla Madonna delle Grazie, patrona della toscana, il Santuario di Montenero risale al 15 Maggio 1345 quando, secondo tradizione, un povero pastore trovò immagine miracolosa della Vergine Maria e seguendo un’intuizione interiore la portò sul colle di Montenero. La fama del luogo su diffuse presto , per le tante grazie ricevute, così la piccola cappella fu progressivamente ampliata. Nel 1792 il santuario fu edificato ai monaci benedettini Vallombrasani, che ne sino attualmente custodi. Una lunga galleria di ex-voto, con più di seicento tavolette votive e oggetti lasciati dai fedeli dei primi dell’800 a oggi, testimonia la devozione popolare.
Il pellegrinaggio giubilare ha a Livorno un’altra tappa importante, la cattedrale di San Francesco,
quasi completamente ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Nel 2006 , per il bicentenario della diocesi di Livorno, è stato collocato nella cappella del Santissimo Sacramento di Cristo coronato di spine del Beato Angelico e sulla facciata una porta monumentale, con gli episodi più significativi della storia livornese.
CATTEDRALI LIVORNO
La passeggiata sul lungomare, fino all’ Accademia navale, permette di ammirare palazzi maestosi, giardini, edifici storici. Il punto di ritrovo , per turisti e livornesi, è la terrazza Mascagni , un superbo piazzale con pavimento a scacchiera bianco e nero. Un tour in battello fra i canali della città è il modo migliore per visitare il magico quartiere detto “ Venezia” , ideato del seicento come un’isola percorsa da ponti e canali. E per rifocillarsi, si gusta focaccia farcita con la farinata di cieci, chiamata anche del 5 e 5 dal suo antico prezzo, 5 centesimi la focaccia e 5 centesimi la farinata.