Come si fa la ceramica?Ceramica Argilla

Come si realizzano i vasi in ceramica con l’argilla!!

Gli artigiani dell’argilla erano numerosi in tutta la Grecia, tanto che in Atene davano il nome a un intero quartiere, il Ceramico.

Prima fase: preparazione del argilla Ceramica Argilla

 

Cos’è argilla?

L’Argilla è la materia prima per la fabbricazione della ceramica, diffusa in natura, in strati superficiali, più o meno consistenti , è dotata di plasticità,è modellabile a freddo e si consolida, diventando refrattaria al calore, con i processi di cottura .

Prima di iniziare la lavorazione veniva sottoposta a un procedimento di raffinazione o depurazione mediante lavaggio o/e setacciatura, che serviva a eliminare materiali estranei, quali detriti, minerali fossili e resti vegetali.

Resa facile a modellarsi tramite aggiunta di acqua , subiva una fase degassamento destinata a eliminare le eventuali bollicine d’aria formandosi quando era stata inumidita.

La seconda fase: la modellazione del vaso Ceramica Argilla

Completate le operazioni preliminari si procedeva alla modellazione del vaso, solitamente al tornio, oppure mediante impiego di stampi, nel caso si trattasse di vasi con forma di testa umana o animale.

Il tornio era costituito da un disco piatto e rotondo ( di legno e terracotta o pietra) che ruotata liberamente sopra un asse verticale di sostegno accorato al terreno( di pietra o un altro materiale pesante). Il vasaio o il suo aiutante faceva ruotare il disco con la mano o il piede per il tempo necessario per la modellazione.

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Soltanto i vasi di piccole dimensioni venivano preparati a un pezzo unico; quelli più grandi erano modellati in sezioni unite fra lodo mediante dense sospensioni di argilla in punti particolari della struttura del vaso, tra il corpo e il ventre o tra il ventre e il piede. Per nascondere le giunture venivano talvolta applicati sulla superficie esterna dei cordoncini di argilla; A parte venivano realizzati i manici( anse).

Finita la modellazione l’opera veniva messa a essiccare per evitare la formazione di crepe durante la cottura, successivamente veniva reso impermeabile con applicazione del ingobbio, un composto di argilla ferruginosa, che conferiva dopo la cottura una colorazione rosastra, molto apprezzata dai Greci.

La terza fase la decorazione Ceramica Argilla

Due erano gli stili decorativi: a figura nera e a figura rossa. La figura nera risale al 530a.c., la decorazione veniva eseguita sul fondo di argilla risparmiata prima della decorazione(priva di decorazione).con una vernice nera venivano delineate le figure, mentre i dettagli erano eseguiti con una punta rigida, portando allo scoperto lo strato di rosso sottostante. Nel secondo stile più tardo fine IV secolo a,c., le figure venivano lasciate in argilla risparmiata, mentre lo sfondo era ricoperto da vernice nera i dettagli anatomici erano ottenuti con sottilissimi strati di vernice nera dati a pennello dunque assai più mobili di quelli ricavati per incisione.

La quarta fase: la cottura nella fornace Ceramica Argilla

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I vasi venivano infine cotto nella fornace, una costruzione in mattoni costruita da una parte inferiore destinata a contenere la legna da ardere, e da una parte superiore in cui venivano posti i manufatti.

La cottura consisteva in tre momenti, che comportavano anche cambiamenti colore.

  • Nel primo con immersione di’aria , il vaso e la vernice assumevano
  • un colore rosastro.
  • Nel secondo, con limitazione d’aria, il vaso e la vernice diventavano neri.
  • Nel terzo momento all’ argilla, sufficientemente porosa da riassorbire ossigeno, tornava a essere rossa, mentre la vernice nera rimaneva
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